TOURIST INFORMATION ABOUT MODICA

Il 1693 segnò un anno particolarmente tragico per buona parte della Sicilia sud-occidentale perché un terribile terremoto distrusse molte dei suoi centri; alcuni, però, furono in grado di reagire all’accaduto e iniziarono a ricostruire sulle macerie, arrivando a risultati sorprendenti. Un esempio di questo è Modica, la cui opera di ricostruzione in chiave tardo baracca è stata così stupefacente che dal 2002 è inserita tra i patrimoni dell’Unesco. Modica non è dotata solo di bellezze artistiche; il suo paesaggio naturale, infatti, incanta migliaia di turisti ogni anno: numerosi fiumi si snodano tra cave e grotte naturali, a oggi 700, abitate sin dai tempi della preistoria, creando uno scenario unico, tutto da attraversare, soprattutto per andare a visitare le due chiese di San Giorgio e San Giovanni, poste sulle alture. Fuori dalla città, è anche possibile visitare dei siti archeologici per approfondire in modo interattivo la storia della zona di Modica, e la cava Ispica, che nella macchia mediterranea, nasconde una storia che va dalle necropoli preistoriche, alle catacombe cristiane, agli eremi monastici. Se si preferisce restare in città, i gioielli del Barocco sono a disposizione del visitatore, a partire dal bellissimo duomo di San Pietro, oppure è possibile scoprire l’architettura precedente al terremoto con la chiesa del Carmine, una dei pochi monumenti sopravvissuti al 1693. Essendo Modica anche la città natale del premio Nobel per la Letteratura del 1959, Salvatore Quasimodo, per la città sono sparse, in chiave commemorativa, alcune citazioni tratte dalla sua opera, incorniciate dalla ceramica e tutte da scoprire per ricreare l’atmosfera poetica dei vicoli della città. Se, dopo tutto questo esplorare e qualche puntatina a mare, vi viene un certo languorino, Modica ha ancora qualcosa per voi: la città, infatti, è famosa per la ricetta locale del cioccolato, unica al mondo, e per una varietà di dolci tradizionali da soddisfare proprio ogni palato.